Come regolare le sospensioni
Per chi ha fatto qualche intervento sulla ciclistica e si trova alle prese con le regolazioni del precarico, vi posto questa "guida", si trova in rete, io l'ho utilizzata ed ho cominciato a capirci qualcosa di più, ottenendo qualche risultato. A prima vista sembra una cosa complicata, in realtà è tutto piuttosto semplice, si tratta di prendere qualche misura e di agire sui registri di precarico per avvicinarsi alle condizioni desiderate. Se intervenite, segnatevi qual'è la regolazione di partenza, in modo da poter tornare indietro se necessario.
Ancora una premessa: tutte le regolazioni sono efficaci partendo dal presupposto che la moto sia perfettamente a posto, ovvero:
- gomme in buono stato, non danneggiate, vecchie o semplicemente troppo usurate
- ruote equilibrate, cerchi senza danni e raggi (per chi li ha) correttamente tensionati
- allineamento ruote corretto
- cuscinetti sterzo in buono stato e correttamente registrati
- le molle di ammortizzatori e forcella devono essere idonee al vostro peso
REGOLAZIONE STATICA
Ogni regolazione che vi indicheremo di seguito è da considerarsi come base di partenza per i successivi affinamenti personali.
Per una buona e rapida regolazione, è molto importante variare un parametro per volta.
Le misure menzionate ai punti 1-2-3-4 devono essere prese con le idrauliche completamente scariche.
1. Riferimento
Sollevate la moto in modo che le ruote siano staccate da terra; misurate da un punto solidale al telaio ai perni ruota (ad esempio dalla piastra di sterzo inferiore per l'anteriore, e da un punto sul codino per il posteriore). Segnate le due misure chiamandole riferimento anteriore e riferimento posteriore.
2. Assetto statico
Rimettete a terra la moto, mantenendola perpendicolare senza applicarle alcuna pressione, riprendete le stesse misure del punto 1 per due volte: la prima facendo abbassare la moto molto lentamente e la seconda facendola risalire sempre lentamente. La media tra i due valori indica l'assetto statico.
3. Static sag
E' la differenza tra assetto statico e riferimento. Tale valore dovrà essere compreso tra quelli descritti nella tabella sotto.
Lo static sag, ossia la possibilità della sospensione di lavorare in estensione rispetto alla posizione statica, è di vitale importanza. Infatti, se insufficiente, la ruota anteriore non riesce a copiare perfettamente l'asfalto facendo sbacchettare la moto e rendendola instabile, mentre quella posteriore non rimarrà stabile in staccata generando saltellamenti e sbandieramenti.
MOTOCICLO STATIC SAG (mm)
Anteriore turistica strada 25-30mm
Anteriore sportiva strada 23-27mm
Anteriore sportiva pista 18-22mm
Posteriore turistica strada 10-14mm
Posteriore strada 10-14mm
Posteriore pista 8-10mm
In caso di pista bagnata usate i parametri per la strada.
4. Sag rider
Rifate la stessa misurazione del punto 2 solo per il posteriore con il pilota in posizione normale di guida. Sottraetela dal riferimento ottenendo così il sag rider.
Il sag rider, "misura al punto 1" meno "misura al punto 4", deve essere compreso tra: 25-30 mm su pista e 25-35 mm su strada per 600-750, maxi e turistiche.
Per i punti "3" e "4" bisogna avvicinarsi ai valori minimi per la pista e a quelli massimi per la strada; più pesa il pilota più ci si deve avvicinare ai valori minimi di static sag e massimi di sag rider. Con piloti di oltre 90 Kg si possono utilizzare i valori di static sag della pista anche su strada.
Se con un valore minimo di static sag si ha un sag rider superiore a quello massimo la molla è troppo morbida, al contrario con massimo static sag e minimo sag rider è troppo rigida.
Spero di avere fatto cosa gradita.
by KKK
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